In somnia
13 gennaio 2014 § 1 Commento
Cosa si annida nella notte senza suono?
Di chi sono le diecimila voci mute
Che mi squassano il petto?
Gli echi profondi di spaventosi silenzi?
I rintocchi incessanti di questo cuore in allarme?
Dove corro in questo letto?
Ne conosco già i quattro angoli
E le quatantaquattro piege
Le molliche torturanti
Avanzi di sorrisi di appena ieri, tre secoli fa
E l’odore che lascia la solitudine
Andandosene al mattino.
Son desto e non sogno
E resto con gli occhi spalancati nel buio
Poi li chiudo per vedere.
I rintocchi entrano in risonanza
Con le vibrazioni di un corpo che rotola
Senza riuscire più a trovare
Un corpo altro
Dove affondare la fame vorace
Della vita
E scendervi così in fondo
Da intravedervi l’ombra di un’anima che risplende
Trasformando l’insonnia in veglia
Ciao!
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A presto,
Ilaria