Il sacrificio

22 novembre 2013 § Lascia un commento

Ho avuto l’ardire di dirglielo, io non sono tua. Tutto qui. Gli ho detto ciò che pensavo, che non poteva trattarmi come fossi una sua appendice; anzi una sua protesi.
Lui ordinava, io eseguivo. E la lamentela era il laccio con cui mi legava. Più mi davo da fare, più lui trovava di che rimproverarmi. Certo, diceva che era per amore, perchè sapeva, conosceva le mie potenzialità. Tu sei brava. Bel complimento se non fosse sempre seguito da: quindi perché continui a far finta di no.
Le cose che mi chiedeva erano sempre più semplici e umilianti.
Dal letto, da cui ero stata sfrattata dopo appena due anni perché, diceva lui, non ero capace di godere, alla cucina. Dalla cucina, che è meglio che mi scaldi due sofficini, allora, alle pulizie. Dalle pulizie di “questa casa sembra un porcile” alle piccole commissioni alla posta, dal commercialista, la delega per il condominio.
Lui restava li, insoddisfatto qualsiasi cosa io cercassi di dargli.
Io lo amavo. Lui, a modo suo, pensavo.
Così l’altro giorno mi ha chiesto di inchinarmi a massaggiargli i piedi, di tagliarli le unghie, di grattargli via quel callo poroso e fetido. E io giù china.
Il giorno dopo me ne sono andata.
Lui l’hanno trovato un mese dopo, tanto non usciva mai.
Ho sacrificato il mio amore per l’amore per me. E adesso non so dove andare.

Tag:, , , ,

Lascia un commento

Che cos'è?

Stai leggendo Il sacrificio su danielecasolino.

Meta