Risveglio

24 gennaio 2013 § 1 Commento

Divisi la luce dalla tenebra
E il sonno dai sogni
E da una vita di sogni
Ottenni tenebra
Da una vita di luce ottenni sonno
La luce si rivelò monotona
E senza colore
Urlai allora furibondo
Nell’Oblivion indanzabile
Mandando il bicchiere in frantumi
E nella tenebra di un sogno
Un raggio di luce
Toccò il fondo
Del bicchiere infranto
Che non dá più sonno
E colpito dalla luce cieca
Proiettò sul mondo
La sua iride infinita
Lanciata come un arco
Sospeso nel suo balenare
Gigante e possente
Nel suo colpo di coda
E fu un canto acquatico
Che sembrò sbadiglio immenso
E libero
A ridestare me e la vita

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