Come un gessetto di traverso
11 settembre 2018 § Lascia un commento
è che sei la canzone che cerco apposta per piangere
è che sei la strada che percorro a piedi da solo
per tornare a casa il più tardi possibile
per non ritrovarmi da solo
è che sei il silenzio dopo la festa
nel casino che resta dopo la festa
è che sei il libro mai messo a posto
che prima o poi dovrò finirlo
è che sei la sabbia nel letto e la pelle che scotta
è che sei Mozart che rimane arpeggiante e lenta Lacrimosa
incastrata in chissà quale ganglio
è che sei il vinile che salta sulla cadenza e riprende come un loop trap
è che sei che alla fine mi piace quel loop trap
è che sei l’ultimo carciofino nel vasetto, che non mangerei più
ma non mi fa comprare un vasetto nuovo
è che sei il vino buono, per le occasioni speciali, che non arrivano e diventa aceto
è che sei il rosso della riserva, che tanto ce la faccio e la tanica che nel bagagliaio non c’è mai
è che sei la bottiglia vuota rimasta, da mezzo litro e quando raggiungo il self a 1.800 metri ho in tasca solo una carta da venti
è che sei ogni occasione mancata
ma non così tanto da evitarne il rimpianto
è che sei l’ultimo cucchiaio di caffè nella busta ma ho solo la moka da quattro
è che sei le formiche nello zucchero quando rientro a settembre
è che sei la mia casa pulita,
sempre pulita,
visto mai
e cammino con le pattine
per paura di cancellarti
su questa notte nera
come in quel film con coso
mentre urli alla mia pelle ustionata
come un gessetto di traverso
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